Consiglio in teleconferenza: PD e opposizioni si dimenticano le persone con disabilità
La maggioranza approva la modifica al regolamento del consiglio comunale che consentirà di svolgere le sedute anche in modalità mista, ovvero in presenza in Sala Vanelli e da remoto in teleconferenza
A noi dispiace che le opposizioni abbiano perso l’ennesima occasione di collaborazione e condivisione con la maggioranza. In questi cinque anni ho sentito i consiglieri di minoranza parlare molto di sviluppo e rilancio, ma come al solito, dai banchi dell’opposizione, si predica bene e si razzola male perché anche quando c’è da mettere in atto un semplice cambiamento, la loro attitudine politica gli impone di essere contrari a prescindere, anche quando la proposta andrebbe a vantaggio di tutti i saronnesi.
Quanto accaduto nel corso del dibattito consigliare dell’ultima seduta, in merito alla modifica del Regolamento del Consiglio Comunale per normare le riunioni in teleconferenza, è sconcertante: neppure il tema della disabilità e della partecipazione alla vita politica dei cittadini con disabilità è stato sufficiente a far riflettere le minoranze, e far mettere loro da parte, almeno per una volta, i colori e le bandiere della politica.
Le sedute istituzionali degli organi consiliari, se svolte mediante la modalità telematica della teleconferenza, con la partecipazione a distanza, garantirebbero la possibilità di intervenire da luoghi diversi dalla sede istituzionale del Consiglio Comunale, in modo simultaneo e in tempo reale, assicurando una più semplice partecipazione alla vita politica delle persone con una disabilità, temporanea o cronica, garantendo così il rispetto della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, secondo cui gli Stati si impegnano ad assicurare che le persone con disabilità possano effettivamente e pienamente partecipare alla vita politica e pubblica su base di eguaglianza con gli altri, direttamente o attraverso rappresentanti scelti liberamente; compreso il diritto e l’opportunità per le persone con disabilità di votare ed essere eletti.
Non si tratta quindi di un capriccio o di un vezzo della Lega, ma di un importante atto di civiltà, volto a promuovere attivamente un ambiente in cui le persone con disabilità possano effettivamente e pienamente partecipare alla condotta degli affari pubblici, senza discriminazione e sulla base di eguaglianza con gli altri.
Nonostante questo appello, l’esito della votazione per le minoranze è stato inspiegabile in quanto PD e Tu@Saronno hanno votato contro, il consigliere Banfi, citando il latino come usa fare qualche avvocato, si è smarcato dichiarando addirittura di non partecipare alla votazione, mentre Indelicato, Riva e il 5 Stelle non hanno nemmeno partecipato alla seduta per protesta. Da sottolineare l’atteggiamento dei 5 Stelle, un partito che ha fatto delle piattaforme online il proprio metodo di partecipazione che ora si indigna per un consiglio comunale in teleconferenza.
Il voto favorevole di Lega e Forza Italia ha permesso di approvare un nuovo strumento a disposizione del consiglio comunale che fornisce da oggi una certezza: l’attività politica potrà essere alla portata di tutti, nessuno escluso a causa di una barriera architettonica o ideologica.
Claudio Sala
Lega Lombarda Saronno