Voto favorevole su delibera TARI: avremmo fatto lo stesso se fossimo ancora in amministrazione
Pierangela Vanzulli spiega le motivazioni dietro il voto favorevole in consiglio comunale sulla delibera TARI
Il gruppo Lega Lombarda ha votato favorevolmente la delibera Tari perché è esattamente quello che avremmo fatto noi se fossimo ancora in amministrazione. Vado oltre: in un periodo drammaticamente incerto come quello che viviamo oggi, chiunque avrebbe preso delle decisioni di buon senso che vanno incontro alle famiglie, alle realtà produttive ed al terziario.
Quando esplose il problema Covid e vi furono quei mesi di blocco generale, anche per l ‘Ente Comune, aumentarono i problemi perché si sommarono una serie di mancate entrate secche che resero necessario il reperire risorse all’interno dei bilanci ed il procrastinare in avanti il più possibile tutti gli atti amministrativi, tranne gli investimenti in opere pubbliche, per avere il tempo di poter dare un valore certo alle mancate entrate e soprattutto capire quanto lo Stato avrebbe trasferito come aiuto ai Comuni.
Fino a quando fummo noi in Amministrazione, la cifra dei trasferimenti superava non di molto i due milioni di euro. Detta somma era destinata alla copertura delle mancate entrate e non poteva essere utilizzata per dare aiuti a famiglie o categorie produttive.
Oggi la somma destinata quale trasferimento Fondo Covid è di circa 3 milioni e 800 mila euro.
In più da dicembre è stata data ai Comuni la possibilità di aiutare le utenze non domestiche circa il pagamento della Tassa rifiuti potendo utilizzare una parte di questa somma.
È stata data la possibilità ai Comuni di utilizzare parte del Fondo Covid dicendo che per le attività non produttive c’era una riduzione del 25% della somma.
Dei trasferimenti statali di 3 milioni e 800 mila euro circa 400.000,00 euro potevano essere utilizzati per tale operazione.
L’ Amministrazione attuale ha deciso di aumentare a 35% tale aiuto e di estenderlo a tutte le utenze non domestiche senza fare distinzione circa l’effettiva inattività durante i 3 mesi di chiusura totale.
Fino a qui pare tutto giusto, nel senso di venire in contro alle realtà presenti in Saronno.
Però dobbiamo entrare un po’ nei meccanismi del calcolo.
Se prendiamo la quota variabile delle utenze non domestiche (come prevede il dispositivo dell’Arera che è l’ Autorità deputata alla elaborazione del nuovo calcolo tariffario) ed applichiamo la procedura per la riduzione da accordare alle categorie economiche costrette alla inattività durante la pandemia (come detto Saronno la applica a tutte le utenze non domestiche ovvero 2.894 ) ci troviamo ad avere un aiuto di circa 100 euro ad attività.
Ma se vogliamo entrare nel merito della scelta dell’Amministrazione che è del 10% (dal 25 al 35%), facendo il calcolo, col numero delle utenze, ci accorgiamo che l’aiuto per attività è di circa 19,00 euro.
Quindi la somma totale utilizzata è di 298 mila euro sui 400 mila che potevano essere impiegati.
In Consiglio mi è stato risposto che i 100 mila euro restanti saranno impiegati per far fronte a richieste che potranno pervenire ai servizi sociali circa il pagamento Tari a famiglie in difficoltà, ma questo i servizi sociali lo fanno già.
Comunque posto che tutte le Amministrazioni stanno applicando il 25% previsto dall’Arera più quanto ogni Comune ritiene di aumentare come percentuale, occorre far rilevare che lo Stato non può vincolare gli aiuti in questo modo.
Ogni Comune ha il polso del suo bilancio, tolte le cifre delle mancate entrate certe che non generano residui, si dovrebbe permettere alle Amministrazioni di poter gestire i trasferimenti seguendo le effettive necessità che emergono dal territorio.
Ben vengano gli aiuti di qualsiasi tipo e quantità, in un periodo drammatico come questo “tutto serve”.
Pierangela Vanzulli, Consigliere comunale Lega Lombarda Saronno
Complimenti, continuate a fare opposizione con grinta.