La democrazia solo a parole. La sinistra tenta di zittire la Lega
In Consiglio Comunale Pierangela Vanzulli ex assessore al bilancio e consigliere comunale della Lega Lombarda è stata zittita mentre faceva domande pertinenti sul bilancio e le hanno tolto la parola. “Uno spiacevole battibecco con il presidente del Consiglio Pierluigi Gilli e con il capogruppo del PD Licata” – precisa la leghista Pierangela Vanzulli – “Il senso dei Regolamenti non è stato rispettato? Credo che la cosa importante in Consiglio sia capire e far capire cosa succede in Amministrazione e cosa la maggioranza decide. I tempi, le modalità sono altrettanto importanti, ma non debbono essere usati come metodo di censura per non permettere gli approfondimenti. La nostra Amministrazione veniva tacciata di essere “fascista” nella accezione dispregiativa del termine, volendo così sottintendere che si decideva, si imponeva la decisione ed in Consiglio non si lasciava spazio alle minoranze. Accuse infondate dato che hanno sempre parlato tutti.” Episodio indegno per il Consiglio Comunale dove chi fa domande viene attaccato da chi -quando sedeva in opposizione- schiumava di rabbia al solo richiamo del regolamento.
Quando Pierangela Vanzulli svolgeva il ruolo di assessore al bilancio non è mai successo che non si potessero porre domande e le risposte sono sempre arrivate in modo puntuale.
La consigliera Pierangela Vanzulli ha poi espresso la propria disapprovazione attraverso due messaggi inviati nella chat dei consiglieri scrivendo: “Viva la democrazia” e “Presidente Gilli, non per essere tignosa, ma mio compito come Consigliere è quello di chiedere. Io non devo sapere, devo domandare. Le risposte interessano i cittadini quindi (le domande) vanno fatte in Consiglio”. Il Presidente del consiglio Pierluigi Gilli, avvertito dal segretario comunale (che pensava fossero richieste di intervento), ha detto con tono scocciato “Non rispondo”.
In Consiglio Comunale i tanto solerti democratici di sinistra e il presidente Pierluigi Gilli hanno tolto la parola ai consiglieri della Lega perché stavano facendo domande scomode sul raddoppio dello staff del sindaco Airoldi e sull’assunzione di due addetti stampa.
Chiedere spiegazioni è dovere dei consiglieri comunali. E’ già la seconda volta in pochi giorni che veniamo accusati di porre domande sbagliate – continua il capogruppo leghista Raffaele Fagioli. Le domande non sono mai sbagliate. Le risposte non arrivano perché non si vogliono informare i cittadini.
La parola informazione è stata scambiata per propaganda di sinistra e non vengono tollerate voci diverse dalla loro narrazione falsa.
Non pensino di continuare a propinare ai cittadini la loro narrazione falsa usando il settimanale Saronno Sette e il sito Internet del Comune come fossero organo stampa dei partiti di sinistra, ma pagati coi soldi di tutti i cittadini.
Addirittura non ci concedono parola in consiglio comunale in chiaro spregio del diritto di parola dei consiglieri comunali. Il capogruppo Raffaele Fagioli lamenta poi come siano rimaste lettera morta le parole di Pierluigi Gilli all’atto del proprio insediamento quale Presidente del Consiglio Comunale: “Non mi limiterò pertanto a troncare, sopire, come sussurra il Conte Zio nei Promessi Sposi. Non mi basterà raggiungere l’obiettivo di sedute consiliari ordinate, tranquille e magari anche noiose. Mi adopererò per suscitare un concorso di opinioni che sia produttivo e utile per la nostra città con il rispetto dei ruoli di maggioranza e di opposizione assegnati dai cittadini e dalle linee direttive dettate dal Sindaco”.
I cittadini peseranno gli atti e non le parole conclude il capogruppo leghista Raffaele Fagioli.
Raffele Fagioli Capogruppo Lega Lombarda Saronno
PierAngela Vanzulli Consigliere Comunale Lega Lombarda Saronno