La mancata bonifica dell’ex Isotta ferma la street art
Per garantire la tutela della salute pubblica, dell’ambiente e di tutte le bellezze artistiche che si sono realizzate nella ex Isotta Fraschini in questi mesi è essenziale procedere ad una bonifica del suolo, delle acque e degli edifici industriali.
E’ un delitto lasciare nascosta dietro una recinzione l’espressione di questa nuova forma d’arte che appassiona in particolare le nuove generazioni. La street art, divenuta a tutti gli effetti un importante fenomeno culturale moderno, trova il suo luogo ideale negli spazi ed edifici abbandonati e proprio questi luoghi acquistano nuovo significato grazie ad una così peculiare trasformazione artistica.
L’area della Ex Isotta Fraschini appare il luogo ideale per gli interpreti dell’arte di strada: ampi spazi, edifici oramai abbandonati e una storia industriale in grado di guidare ed ispirare l’artista. E siamo certi che il risultato di tanta passione è straordinario. Peccato però debba rimanere nascosto al pubblico che non può apprezzarne l’espressività: l’ex Isotta Fraschini non è ancora stata bonificata! Dunque, in quanto sito inquinato, fortemente inquinato, non può essere accessibile.
Proprio l’importante contaminazione dell’area non permette alla street art di esprimere la sua peculiarità ovvero il manifestarsi al grande pubblico che anima le zone urbanizzate. E questo è un grave limite che snatura l’arte di strada.
Nemmeno va sottovalutato il fatto che gli artisti, complice la proprietà dell’area, hanno animato un sito caratterizzato da importanti criticità dal punto di vista ambientale e hanno quindi messo a repentaglio la propria salute ed incolumità fisica.
Per garantire la tutela della salute pubblica, dell’ambiente e di tutte le bellezze artistiche che si sono realizzate nella ex Isotta Fraschini in questi mesi è essenziale procedere ad una bonifica del suolo, delle acque e degli edifici industriali.
Altrimenti, ancora una volta sarà l’inquinamento ambientale a prevaricare la bellezza artistica.
E sarebbe davvero un delitto.
Lucia Castelli Lega Lombarda Saronno