Mozione ddl Zan: necessario e doveroso un passaggio in commissione prima del consiglio comunale
Dal dibattito in commissione sarebbe potuto derivare un testo migliore e magari anche condiviso da altre forze politiche
“Inutile nascondersi dietro un dito, consigliere Moustafa. La mozione era ben nota alle forze di maggioranza, quindi anche a lei, ben prima che fosse protocollata e inserita all’ordine del giorno del consiglio comunale. E sicuramente è stata ampiamente dibattuta tra le forze di maggioranza tant’è che ne sono derivati emendamenti concordati a tavolino e malamente gestiti in consiglio comunale”.
Raffaele Fagioli prosegue “La verità è che avremmo potuto analizzare la mozione in commissione, dove ci sarebbe stata la possibilità di un confronto non vincolato a giochi di forza e tempi ristretti tipici del consiglio comunale. Senza volerle insegnare il lavoro di presidente di commissione, sarebbe bastato indire una riunione convocando i firmatari della mozione per esporre i contenuti e valutare le eventuali modifiche necessarie a soddisfare le sensibilità di tutti. Dal dibattito in commissione sarebbe potuto derivare, forse, un testo migliore e magari anche condiviso da altre forze politiche. Invece il tutto si è risolto, come emerso con forza durante il consiglio comunale, con un braccio di ferro tra pasdaran del DDL Zan, cattolici, laici, moderati e quant’altro compone questa maggioranza arcobaleno che di teste, a quanto pare, ne ha ben più delle tre ipotizzate dall’ex sindaco Alessandro Fagioli”.
Raffaele Fagioli, ex presidente della commissione Trasparenza