Cittadinanza onoraria al milite ignoto. Intervento di Raffaele Fagioli
Dobbiamo essere grati a questi giovani perché sono i giganti sopra le cui spalle poggiamo con sicurezza.
Ho l’onore di intervenire a nome del gruppo Lega Lombarda. Mi sia concesso salutare i rappresentanti delle associazioni d’arma, che saranno presenti stasera per la celebrazione solenne al monumento ai caduti, e ringraziare tutti gli associati di ieri e di oggi per il costante impegno a favore dei saronnesi.
Il milite ignoto è il simbolo del sacrificio dei giovani mandati a morire per la guerra.
Il milite ignoto è il figlio di tutte le madri del popolo che hanno pianto il figlio ancora giovane che non è più tornato.
Il milite ignoto è il giovane marito delle giovani mogli e padre dei bambini che non hanno potuto conoscere il proprio papà.
Il milite ignoto rappresenta tutti i giovani che hanno combattuto con coraggio per difendere la loro terra, le loro famiglie ed i loro ideali.
Sono tutti morti per la guerra: è questo il dato oggettivo.
Tutti questi giovani non hanno potuto, e non possono più parlare per raccontarci la loro verità, né per raccontarci i loro sogni.
Avevano una vita davanti e non l’hanno potuta vivere per colpa della guerra.
• Non importa che cosa la narrativa sabauda avesse raccontato loro;
• Non importa cosa gli storici e la stampa dell’epoca abbiano cucito loro addosso;
• Non importa cosa certa propaganda continui a cucire loro addosso sfruttando il simbolo a proprio tornaconto politico;
• Non importa se qualcuno ci ha raccontato che sono morti per i Savoia, per la patria o per l’Italia come se la Prima guerra mondiale fosse una sorta di rivisitazione di un’ultima guerra di Indipendenza;
• Non importa in cosa ognuno creda o come voglia interpretare i fatti del passato;
• Non importa in cosa ognuno di questi giovani credesse realmente.
Ciò che importa è che questi giovani non ci sono più e che si sono sacrificati.
Importa il sacrificio:
• il sacrificio di coloro che hanno dovuto rinunciare alla propria vita ed ai propri sogni;
• il sacrificio di coloro che sono sopravvissuti: le madri e le giovani mogli, i loro figli, i genitori.
• Il sacrificio dei soldati sopravvissuti che hanno costruito il Paese con il proprio lavoro e con i propri sogni.
Il milite ignoto rappresenta la generazione di coloro che hanno costruito la casa in cui noi viviamo.
Dobbiamo essere grati a questi giovani perché sono i giganti sopra le cui spalle poggiamo con sicurezza.
Per la prima volta in Europa non furono ricordati i grandi generali come nelle guerre precedenti, ma sono ricordati i soldati normali, i figli del popolo che sono stati mandati a morire in trincea.
Tutta Europa è stata accomunata in un unico dramma comune: il sacrificio di una generazione di giovani.
In tutta Europa sono sorti monumenti per ricordare i troppi giovani scomparsi. Tutti i popoli che hanno combattuto sono stati martiri della guerra.
Il milite ignoto va ricordato affinché questo dramma non possa più avvenire, affinché né noi, né i nostri figli, né i nostri nipoti o pronipoti possano rivivere questo drammatico passato di vite e di sogni spezzati.
Grazie a tutti questi giovani, che sono i nostri antenati.
Grazie ai tanti militi noti e ignoti ed a tutti i sopravvissuti che si sono sacrificati per le generazioni future.
Voteremo con convinzione la cittadinanza al milite ignoto quale rappresentante della generazione di eroi che si sono sacrificati.
Raffaele Fagioli – Lega Lombarda Saronno