giovedì, Novembre 21, 2024
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Prima la bonifica e le regole uguali per tutti

Tutto tace per il territorio da bonificare della ex Isotta Fraschini. L’amministrazione Airoldi-Gilli deve dimostrarsi responsabile ed impegnarsi attivamente a far svolgere le bonifiche prima di qualsiasi attività privatistica.
L’amministrazione deve bonificare l’area se la proprietà privata rappresentata dall’ing. Gorla, amministratore unico dell’immobiliare privata dal nome evocativo Saronno Beni Comuni S.r.l. dovesse tirarsi indietro o peggio fallire. Ci chiediamo dove siano le fidejussioni. Nel caso Saronno Beni Comuni S.r.l. dovesse tirarsi indietro, ci chiediamo come possa fare l’amministrazione comunale a completare le bonifiche sull’intera area.

Quello che sta accadendo dimostra che le regole non sono uguali per tutti e che l’amministrazione non si sta dimostrando responsabile verso i propri cittadini.
L’amministrazione Leghista e di centro destra aveva obbligato la proprietà della ex Cantoni a versare una fidejussione per l’intera area da bonificare, in modo che l’amministrazione potesse escutere i soldi e completare la bonifica autonomamente qualora la società privata dovesse fallire o tirarsi indietro. Questa regola è stata applicata per tutti ed era una regola talmente chiara ed imprescindibile che l’amministrazione leghista e di centro destra è riuscita a completare ben 8 bonifiche in 5 anni.

Per Isotta Fraschini invece non è stata chiesta una fidejussione per l’intera area, pertanto qualora Saronno Beni Comuni S.r.l. dovesse fallire o tirarsi indietro, l’amministrazione non avrebbe i soldi per completare la bonifica e l’area rimarrebbe disastrata per i prossimi decenni. E’ un comportamento responsabile verso i cittadini?

Ci chiediamo come sia possibile che questa amministrazione non abbia applicato le stesse regole che sono sempre state imposte ai privati per tutti gli altri casi. Queste mancanze evidenti dimostrano tutta l’irresponsabilità degli attuali amministratori verso i cittadini di Saronno ed in particolare quelli del quartiere Matteotti. I residenti del quartiere Matteotti non sono cittadini di serie B e devono valere le stesse regole per tutti.

In tutto questo pasticcio dell’amministrazione Airoldi-Gilli, si aggiunga poi che sono state raccontate molte cose che non trovano riscontro negli atti. Ad esempio in Comune non si trova alcun documento scritto che dimostri l’interesse dell’Accademia di Brera di stabilirsi a Saronno. L’amministrazione comunale non ha firmato nessun protocollo di intenti con gli attori coinvolti per l’area dismessa della ex Isotta Fraschini: Saronno Beni Comuni S.r.l., Accademia di Brera e Ferrovie Nord. Ci chiediamo cosa aspettino a firmare un protocollo di intenti come ha fatto il Comune di Milano per l’area ex Farini.

Ricordiamo infine che i cittadini di Saronno e del quartiere Matteotti stanno ancora aspettando l’apertura di un nuovo parco urbano in via Varese, così come promesso quasi tre anni or sono dall’attuale sindaco Airoldi. L’area di fronte a via Varese è sostanzialmente pulita, come dimostrano i dati di zonizzazione della bonifica. Perché proprio su quell’area l’ing. Gorla ha previsto invece la costruzione di grattacieli? Ci sono troppe cose che non tornano nella narrazione del centro sinistra e che non ci piacciono. Non è giusto che le regole non siano uguali per tutti: questa questione non riguarda solamente il diverso trattamento tra imprenditori privati, ma l’irresponsabilità di questa amministrazione Airoldi-Gilli verso una bonifica necessaria.

Angelo Veronesi Lega Lombarda Saronno