Chiarimenti sulla Rodari
L’ex sindaco Alessandro Fagioli riporta nei binari corretti la questione dei finanziamenti per la nuova scuola Rodari
Ho sempre sostenuto che le scuole sono le fucine in cui si costruisce il nostro futuro. Devono essere al meglio sia per il corpo insegnanti, davvero poco valorizzato nell’Italia contemporanea, come devono essere al meglio per i nostri figli, coloro che daranno forma e sostanza al nostro futuro.
Non sono solito esordire in questo modo, per tratto caratteriale preferisco che siano i fatti a parlare, anche se questo non viene premiato nel mondo della comunicazione e delle chiacchiere volanti.
In questa occasione è bene fare proprio questa distinzione: cosa sono i fatti, e cosa invece le chiacchiere volanti.
Il bando vinto per la scuola Rodari è stato un vero successo della mia passata Amministrazione. Era uno dei tanti obiettivi che abbiamo conseguito e che ci ha reso orgogliosi per il beneficio che avrebbe portato a Saronno. Sappiamo che non è andato a buon fine, ma mi lascia molto perplesso sentire che alcuni consiglieri hanno imputato parte della responsabilità della perdita del finanziamento alla mia Amministrazione.
Per la precisione sarebbero in discussione 4 mesi, da Maggio a Settembre 2020, in cui gli uffici sono stati impiegati nel preparare la gara per il progetto esecutivo. Il periodo in questione, sicuramente lo ricordiamo tutti, si viveva in piena ondata pandemica con gli uffici che naturalmente lavoravano in condizioni emergenziali. E in ogni caso, nonostante la situazione molto impegnativa, il risultato lo hanno portato, curando al meglio le formalità, onde evitare ricorsi che avrebbero bloccato e rallentato il proseguo dell’opera.
A fronte di ciò, fa molto strano che per i successivi 14 mesi (un anno e due mesi!) di gestione Airoldi, in cui sono stati persi i 4 milioni di euro destinati alla scuola Rodari, non vedano l’attuale Sindaco assumersi nemmeno una responsabilità formale per il fallimento, ma pretende di scaricare il barile esclusivamente sul
suo assessore ai lavori pubblici.
Da Sindaco so perfettamente che le deleghe hanno il loro peso, e ricordo bene che vengono assegnate le funzioni su base fiduciaria anche ai dirigenti, i quali, come prassi comune, informano sia l’assessore che il sindaco sui lavori in corso d’opera, coinvolgendolo sulle problematiche più gravose. E’ strano quindi che Airoldi fosse all’oscuro dei fatti e per quanto vi sia una parte di responsabilità dell’assessore, il sindaco non può essere esente dalle sue.
Cosa avrebbe potuto fare se ci sono stati degli intoppi nei lavori? Appena informato del ritardo, se non dall’assessore dai funzionari, il Sindaco avrebbe dovuto sbrigarsi a dare indirizzo di sentire il ministero, per chiedere una proroga entro i termini previsti dal bando vinto dalla mia amministrazione: svegliarsi a giochi
ormai finiti, per additare quale unica responsabile l’assessore in carica, non rende il sindaco esente da responsabilità.
Poi c’è l’aspetto comunicativo: affermare che dai 4 milioni si è passati ai 7 della Regione è un escamotage mediatico che, come sempre, serve a confondere le idee. Con i 4 milioni aggiudicati all’amministrazione Lega e persi da Airoldi, si poteva rifare la Rodari, e con i 7 milioni della Regione Lombardia si sarebbe potuti intervenire su un altro edificio in un altro quartiere, o per un’altra scuola o un asilo nido o altro. Quindi c’è poco da esultare fingendo una progettualità in realtà inesistente. Si sono persi 4 milioni destinati a una scuola e adesso si prova a rigirare la frittata dando fiato alla bocca, sperando che nessuno se ne accorga.
Inoltre fa riflettere il comportamento di chi si è sempre messo in una posizione -non richiesta – di superiorità morale: nella mia esperienza di governo cittadino ho sempre difeso e ringraziato i miei assessori e tutti coloro con i quali ho lavorato, compreso quelli con cui ho interrotto la collaborazione prima della fine del mandato. Si lavora insieme, e l’operato di ciascuno è responsabilità anche di chi è Sindaco. Così si fa squadra, nella buona o nella cattiva sorte. Invece oggi Airoldi preferisce puntare il dito solo su un suo ex assessore, scansando le sue responsabilità, a partire da quelle che permettono di essere guida seria e affidabile della città.
In conclusione, le chiacchiere volanti dell’Amministrazione Airoldi scaricano sempre le responsabilità su altri soggetti quando si registrano dei problemi, ad esempio le forze dell’ordine per quanto riguarda la sicurezza, la passata amministrazione a guida Lega, il suo ex assessore per la questione Rodari, si intesta meriti per iniziative che non vengono ideate dalla sua amministrazione come la festa della birra in Villa Gianetti, però si dimentica regolarmente di ringraziare Regione Lombardia tanto per l’Hub Vaccinale del quale il Sindaco si è fatto continuamente lustro, quanto per i 7 milioni piovuti dal Pirellone che Airoldi impiegherà per mettere una pezza ai suoi fallimenti sulla Rodari, e per alimentare altre chiacchiere volanti.
Alessandro Fagioli, Lega Lombarda Saronno